Il Superiore generale dopo la Canonizzazione (16 ottobre 2016)


Ricardo Pinilla Collantes


Cari fratelli, religiosi e laici della Famiglia pavoniana!
Con grande gioia abbiamo celebrato la canonizzazione del nostro padre Fondatore, Lodovico Pavoni. Sono stati giorni molto emozionanti ed intensi per quanti di noi hanno avuto la fortuna di partecipare a tale evento e penso che lo siano stati anche per quanti, per ragioni diverse, non hanno potuto presenziarvi.
Dobbiamo ringraziare il Comitato Italiano incaricato della preparazione che, presieduto da p. Gildo Bandolini, ha lavorato con impegno e dedizione perché le cose funzionassero al meglio. E come non ricordare, in questo momento, il nostro fr. Giacomo Sarti, che faceva parte di questo Comitato e che, con molto entusiasmo stava preparando il tutto… quando Dio lo ha chiamato a sé. Avrà gioito certamente di questa celebrazione dal Cielo, insieme ad altri nostri fratelli e in compagnia del nostro Fondatore.
Ringraziamo anche tutti coloro che da ogni donde si sono adoperati per poter giungere a Roma da pellegrini, rappresentando le diverse parti del mondo dove la figura del Fondatore è venerata e dove la sua spiritualità e il suo carisma si sono incarnati.
Ringraziamo ancora quanti, con interviste, articoli e conferenze… hanno fatto conoscere la figura di san Lodovico Pavoni, contribuendo a proporlo come un santo universale.
Un grazie particolare va a p. Pietro Riva, il nostro Postulatore: ha lavorato incessantemente affinché questo momento si realizzasse; senza di lui non so se sarebbe stato possibile.
A nome di tutta la nostra Famiglia ringrazio anche per l’impegno e per il servizio profusi dalla Comunità del Casaletto che opera nella libreria Àncora di Roma.
Da vero punto di incontro per tutti i pellegrini pavoniani, la libreria non si è risparmiata in attenzioni, disponibilità e squisita ospitalità.
Non possiamo dimenticare, in questi momenti, i nostri fratelli anziani, religiosi e laici. Essi incarnano la figura del Fondatore attraverso la loro vita spesa per il Regno, con il cuore del Pavoni. Quale grande ricchezza abbiamo in questi fratelli che hanno garantito, con il dono della loro vita, il permanere nel tempo del carisma pavoniano!
Né possiamo scordare i nostri fratelli e sorelle ammalati: per loro chiediamo ogni giorno a Dio, per intercessione di p. Pavoni, il dono della salute. Adesso dobbiamo intensificare la nostra preghiera per loro. Con la sofferenza, che essi aggiungono alla passione di Cristo, aiutano la Famiglia pavoniana nel suo pellegrinare quotidiano.
Dopo la canonizzazione, tocca alla nostra comune responsabilità di renderlo santo giorno dopo giorno. Potessimo con la nostra esistenza, il nostro cimento, la nostra dedizione far sì che San Lodovico Pavoni sia conosciuto, amato e seguito da altri giovani che vogliono offrire la vita per il Regno di Dio! E che la santità di Lodovico Pavoni ci animi e ci aiuti a camminare tutti verso la santità, personale e comunitaria!
Andiamo tra la nostra gente, camminiamo da figli del Pavoni con quanti ci vivono a fianco, facciamolo conoscere ma, soprattutto, mostriamolo con il nostro modo di vivere e di agire. Lasciamo da parte le nostre differenze e il nostro quieto vivere. Amiamoci veramente come fratelli e lavoriamo per i giovani più bisognosi del nostro tempo! Spendiamoci nelle pieghe della vita perché gli altri abbiano vita e l’abbiano con dignità!
Aggiungo, a questa mia breve lettera, l’omelia che il Cardinal Angelo Comastri ha tenuto nell’Eucaristia di ringraziamento il giorno 17 ottobre, in S. Pietro.
Credo che contenga riflessioni importanti e che ci possa aiutare ad essere veri figli e figlie di San Lodovico Pavoni.
Metto tutta la nostra Famiglia sotto la protezione della Vergine Immacolata, nostra cara Madre, e del nostro Fondatore, San Lodovico Pavoni.
Un abbraccio fraterno e sempre grato.

Tradate, 19 ottobre 2016





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